Archivi tag: ristorante

Anniversario

Per chi non lo sapesse, l’8 dicembre, non è solo l’anniversario della morte di John Lennon (come dice un mio amico : in un mondo perfetto Mark Chapman avrebbe sparato a Yoko Ono), ma è anche il nostro anniversario di matrimonio ed un mese che siamo qua.

Il  nostro tredicesimo anniversario è arrivato durante questa bellissima “vacanza adottiva” e, pur soffrendo della mancanza della nostra adorata Jo, abbiamo approfittato del clima, della location, del panorama … e del cambio vantaggioso con la moneta locale  😀 .

Dopo la solita mattinata limena, avvolta dalla coltre di garua, umida e grigia, usciti di chiesa, nella quale abbiamo tentato di comprendere una Messa in castigliano-incaico, ci siamo ritrovati immersi nel sole tropicale!

Che bella giornata stava uscendo fuori! Pur non avendo in programma chissà quali gite, avevamo pensato di andare a fare un pranzo di lusso … e visto la piega che aveva preso il tempo, perché non andare in riva all’oceano … anzi … nel bel mezzo delle onde?

Siamo partiti con un mezzo passo  falso … abbiamo preso un taxi che non era proprio un taxi … sembrava più una macchina dove l’autista applicasse e togliesse la scritta taxi dal parabrezza solo alla bisogna.

E un paio di gringos con figli cholos, passeggino sottodimensionato e zaino stracolmo posso garantire che è una bella bisogna … comunque 10 soles sono sempre solo 10 soles, un prezzo più o meno standard … tra la festa e il fatto che la “Rosa Nautica” non è facilmente raggiungibile a piedi, va bene così.

La “Rosa Nautica” è un ristorante piuttosto famoso, visibile praticamente da ogni punto della costa. E’ anche l’unico locale presente lungo le decine di chilometri di costa limena, ed è sospeso su un pontile che si inoltra per un centinaio di metri sull’acqua.
Tutto intorno si possono osservare surf e parapendio, due sport estremamente di moda e molto praticati.

Il panorama è suggestivo, l’oceano, l’imponenza della costa, lo svettare dei grattacieli e la posizione centrale del ristorante fanno da cornice ad un servizio molto ricercato. Ci sono i camerieri che riportano il pane, quelli che portano l’acqua, quelli che ti fanno scegliere il vino, quelli che ordinano, quelli che accompagnano ai tavoli e (eccessivo) quelli che ti aprono la porta del bagno (e ti aspettano fuori dell’uscio per darti la carta per asciugarti le mani).

I nostri pargoli hanno affrontato il ristorante “di lusso” con uno stile tutto loro, Maria che si atteggiava a signorina, senza riuscirci molto, tentando di magiare il suo pesce senza farlo toccare con le patate e le verdure che aveva nel piatto; Samuèl che voleva lavarsi le mani nel bicchiere e che è riuscito a tirarsi il riso ovunque, l’ho ritrovato anche dentro il pannolino! Siamo comunque riusciti a goderci il pranzo, nonostante i diversivi offerti dal nostro staff privato di animazione.

Terminato il pranzo, ci siamo spostati al centro commerciale Larcomar, dove è possibile trovare giochi per bambini e una chicha morada fresca … oppure un buon caffè  😯

E’ stata una bella giornata, rilassante e distensiva, certo 13 anni fa neanche ci sognavamo di passare un anniversario così! Credo che un’avventura del genere non fosse prevista nemmeno nei nostri sogni più rosei … e invece … il Signore ha fatto meraviglie!

I prossimi giorni saranno decisamente più intensi e frenetici, ricominceranno le code e le corse agli uffici, per vedere se le prossime ricorrenze le passeremo a casa; ma certo li affronteremo con il sorriso sulle labbra e il cuore pieno di gioia pensando alla nostra “piccina” che a fine giornata, nascosta in vasca con Samuèl, gli canta Cavallino arrì arrò e lui che ride a crepapelle al momento di fare la boccaccia!!!

Para llevar

Stamani, visto che il sole inspiegabilmente si è fatto vedere piuttosto presto, abbiamo deciso di andare al parco de la reserva in Lima Centro per vedere los juego de agua; posto che avevamo già visitato con Maria e che ci era proprio piaciuto.

Ma dato che in questo viaggio non siamo fortunati con gli orari di apertura dei parchi… indovinate un po’… era chiuso!!! Apre solo di pomeriggio, da mercoledì a domenica (lo dico casomai qualcuno volesse farci una capatina), quindi siamo stati costretti a cambiare programmi.

Visto che eravamo in centro (si fa per dire) Immagineabbiamo preso un altro taxi e siamo andati in Pueblo Libre, la municipalità dove si trovava l’hogar di Maria e l’abbiamo portata a vedere la sua ex-casa, così abbiamo potuto parlare un po’ con lei di cosa sta succedendo adesso con Samuel e di cosa era successo con lei 5 anni fa. Ovviamente lei prima ha dato a vedere che neanche ci stava ascoltano e poi, dopo, a trabocchetto, ha fatto le  sue domande per vedere se eravamo veramente preparati, tranquilli, credo che abbiamo passato l’esame.

Per concludere l’escursione degnamente siamo stati a pranzo nel ristorante dove andavamo nei giorni di visita a Maria, il Bolivarian, dove, chiedendo una porzione intera di chicharron de pollo (bocconcini di pollo ritto con patatine, yucca e salsa n.d.r.) con dos platos para compartir por los niños ti portano due porzioni intere al prezzo di una (chissà forse devo migliorare il mio spagnolo!).

Allora ho dovuto sfoderare la mia frase preferita in un ristorante peruviano: para llevar! Sì perché quello che non consumi te lo porti a casa, qualcuno lo ha cucinato, tu lo hai pagato, perché sprecarlo?! E’ una cosa che abbiamo già fatto altre volte e lo abbiamo visto fare in tutti i tipi di ristoranti, più e meno eleganti e da qualunque tipologia di avventore, è proprio cultura. Le porzioni ai ristoranti sono sempre abbondantissime, non esiste il concetto di antipasto o portata principale, tutto quello che ti portano strabocca dal piatto, quindi per quale motivo buttarlo?

Quindi domani avanzi di pollo fritto e pasta con i broccoli di stasera e una tonnellata di riso di ieri … se qualcuno vuole venire questo è il menù!