Buongiorno e benvenuti a "Corsia di Sorpasso" Special Edition.
Oggi vorrei affrontare un tema che è quello dei cartoni animati e in particolare del cartone 'Alla ricerca di Dory', che è il secondo della serie di 'Nemo'.
[testo estratto dal video]
E' una storia molto commovente, una storia che a me, genitore adottivo, tocca molto. La storia della ricerca dei genitori da parte di Dory, che sente che esistono nonostante la cronica amnesia a breve di termine, per la quale lei ha una perdita di memoria a breve termine costante e continuativa, grazie alla quale sviluppa quel simpatico personaggio qual è, che risulta essere così capace di recuperare gioia nei momenti di tristezza, grazie al fatto che si dimentica della drammaticità della situazione in cui si trova.
Grazie al ragionamento, al semplice ragionamento, e in un frammento del video del cartone animato che io ho postato nei giorni scorsi (reperibile qui) si capisce chiaramente qual è il ragionamento, Dory dice "Io esisto, se esisto basta la logica per capire che sono nata, se sono nata basta la biologia per dire che ho una mamma e un papà".
Non dice due genitori, viene proprio fatto riferimento da parte del cartone animato a "mamma e papà". Comunque sia al di là dell'ideologia che può portare ad eventi come quello di alcuni giorni fa, dove i giudici della Cassazione hanno dato per vero il fatto che due papà possono aver avuto un bambino senza lasciare traccia di quello che invece è accaduto realmente, la logica e la biologia ci impediscono di formulare questo tipo di stupidaggini e bastano anche ad una persona sostanzialmente malata di perdita di memoria a breve termine per capire che lei ha comunque qualcosa da cercare.
A lei mancano due genitori, le mancano quelle persone che ha perduto, che l'hanno voluta, desiderata, che hanno permesso che lei vivesse una vita peraltro anche disagiata, qualcuno potrebbe anche indicarla come una vita indegna di essere vissuta. I temi affrontati in questo cartone animato sono veramente tantissimi. Si va dal concetto di vita degna di essere vissuta in quanto tale, alla problematica delle origini che ha ogni bambino.
E per questo che dico che mi sento toccato da questo cartone animato e che i miei figli si sono sentiti toccati da questo argomento. I miei figli adottati, che sanno benissimo di essere adottati e con i quali abbiamo spesso parlato, anche se sono piccoli, ma le verità dicibili esistono comunque e sono sempre una cosa che va detta.
Abbiamo affrontato il tema dei genitori naturali che non ci son più, possono essere vivi possono essere morti. Non affrontiamo il tema dei fatti che non sono a nostra conoscenza, affrontiamo i fatti che possiamo o conoscere, perché sappiamo qualcosa, o che possiamo intuire.
Possiamo intuire che queste due persone ci sono, questi quattro genitori ci sono.
E' stato bellissimo il momento in cui Dory ritrova i genitori, e loro premiano la sua capacità di averli ritrovati, perché è lei che li ritrova tutta da sola, nella vicenda del cartone animato, perché i miei figli in quel momento erano in braccio a noi e ci hanno trasmesso nella gioia di essere con noi, la tristezza in qualche modo di sapere che non sono con i loro genitori biologici.
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