Carissimo Monsignore,
volevo chiederle per chi era il discorso che ha fatto qualche giorno fa a Cracovia ai nostri figli e ai giovani presenti nella chiesa di San Bernardino.
Glielo volevo chiedere perché non credo di aver capito né da dove ha preso gli esempi che ha portato, né con quale coraggio si permette di parlare male dei sodomiti, né tanto meno a chi sarebbe stato rivolto il rimprovero di allontanare i fratelli che chiedono accoglienza con le stesse mani che vengono giunte in preghiera.
Ma facciamo con calma, che mi devo spiegare bene affinché non si accavallino tutti i pensieri che mi affollano la mente. Innanzitutto mi farebbe piacere avere per le mani le stesse versioni della Bibbia che circolano negli uffici della CEI, perché nonostante il mio impegno non sono riuscito a trovare nessun riferimento al salvataggio ed alla redenzione della città di Sodoma. Dalle sue parole sembra che Abramo abbia “vinto” la partita con Dio, grazie alla preghiera di risparmiare la città in nome dei giusti che vi fossero presenti.
“[…] la sua preghiera di intercessione e la sua voglia di osare salvano Sodoma. La città è salva perché ci sono i giusti, anche se pochi; ma la città è salva soprattutto perché c’è Abramo, uomo di preghiera, che non fa da accusatore implacabile, non parla contro ma parla a favore […]”
In effetti capisco che lei possa essere stato ingannato dalle letture di domenica scorsa, dove nel capitolo 18 della Genesi sembra che Dio si faccia “placare” in virtù della presenza di 10 giusti, purtroppo per i sodomiti, la Genesi continua nel capitolo 19 (pensi un po’, mi scuso in anticipo per lo spoiler che sto per fare) dove comunque, per vari motivi che non sto qui a elencare, la città viene distrutta da una pioggia di fuoco e zolfo.
Noi ortodossi, convinti ancora che tutto sommato quello che è scritto nella Bibbia ci sia stato scritto per un motivo preciso, diciamo pure per la volontà di Dio, possiamo arrivare a comprendere le sue intenzioni riguardo all’insegnamento dell’importanza della preghiera, e lo condividiamo, ma resta il fatto che la Bibbia, pur essendo un testo bisognoso di lunga e approfondita interpretazione, non può e non deve essere stravolto con la facilità con cui viene fatto di recente sempre più spesso.
Mi ricordo che in un colloquio personale tra me e lei, riguardo la presenza, per me inopportuna, della dottoressa Marzano nelle trasmissioni di TV2000, mi disse che lo facevate per cercare di far passare qualche “nostro messaggio” verso la dottoressa. Ecco, mi dia retta, a mio avviso è successo tutt’altro, come del resto succede a chi mette una mela bacata nel cesto di mele buone, convinto che le mele buone possano sanarla.
Inoltre ancora non capisco come si sia permesso di portare l’esempio proprio di Sodoma, dei suoi abitanti, dei sodomiti (via non mi faccia specificare cosa fanno i sodomiti) proprio alla Giornata Mondiale della Gioventù, in Casa Italia. Con quale coraggio ha portato l’esempio dello stile di vita corrotto e peccaminoso di quelle persone, di quella città che tanto ha fatto infuriare Dio, quando poi sempre per mano sua e della CEI quello stile di vita viene promosso e portato ad esempio?
Di cosa parlo Monsignore? Parlo del fatto che ci prendete in giro, voi della CEI a noi cattolici, predicando male e razzolando peggio. Con quale testa, ma soprattutto con quale cuore, avete messo sul palco della festa degli italiani alla GMG di Cracovia, la madrina del gay pride di Milano, Lodovica Comello? Glielo dico in anticipo, Monsignore, stiamo facendo la stessa fine della Marzano a TV2000. Vogliamo bacare anche tutti nostri giovani, oltre a tutte le vecchiette che guardano TV2000? (Scusa Costanza)
Vorrei chiudere per non scrivere troppo, che poi comunque non mi riesce essere sintetico ed efficacie come Guzzo, con l’ultima domanda: a chi era rivolta la sua omelia? Chi sarebbero quelli che prima pregano e poi cacciano coloro che invocano aiuto? Noi? I cattolici? Davvero lei pensa che di tutto quello che si possa dire riguardo a Sodoma e Gomorra sia un bel pippone pro preghiera per l’immigrazione?
Mi spiace per lei, io adesso avrei gioco facile a presentare il martirio di Don Jacques come il bel risultato delle politiche di accoglienza, ma non lo farò, perché anche io credo che sia giusto accogliere tutti coloro che chiedono aiuto e credo che la nostra vocazione di cattolici sia anche quel martirio che è toccato a quel prete.
Solo che mi sento di precisare che l’accoglienza indiscriminata e svuotata di ogni valore, quella portata avanti dall’Europa, sia un po’ come la sua omelia: zoppa, incompleta, cieca. In una parola, superficiale. Se, come ha fatto lei con la Genesi, si stravolge il senso, piegando il testo ai nostri fini, rischiamo che la verità poi ci travolga da una direzione che non ci aspettiamo.
Abramo ha pregato Dio di essere accogliente e Dio ha accettato di esserlo, ma alle Sue regole. Sodoma ha proseguito per la sua strada, ha insistito ad ignorare Dio e le Sue leggi. Per questo Dio l’ha distrutta. Allo stesso modo di Abramo, noi giungiamo le mani e preghiamo Dio di farci essere accoglienti, di farci salvare Sodoma, ma non dobbiamo dimenticare che se non presentiamo le “regole”, se Sodoma non le rispetta, Dio non si fa prendere in giro.
Quei conservatori cattolici che TEMOMO il silenzio del PAPA; perchè lo temono tanto?
La risposta è banale: “perchè se avesse parlato lo avrebbero attaccato sulle sue parole mentre invece lo possono attaccare solo sul suo silenzio”.
Ma la cosa più grottesca è l’attacco “idiota” a Monsignor Galantino: siccome ha detto che “Dio ha salvato SODOMA” allora secondo loro sarebbe ignorante come Bergoglio.
Domanda: Di che città era Lot? Risposta: Sodoma.
Domanda: Dio salva Lot? Risposta: Si. Ma perisce chi si volta indietro senza fede come la moglie.
Per amore di UN giusto non la distruggerò. Dunque Dio salva il giusto, salva la Sodoma dei Giusti, ma distrugge quello che rimane, la Sodoma senza giusti.
Meditate, Meditiamo prima di attaccare un Papa o un Monsignore.
Bah. Gli angeli trascinano letteralmente via Lot dalla città perché Dio avrebbe ucciso anche lui altrimenti. Io tutta questa “salvezza” non ce la vedo. Davvero ragazzi, leggete anche i capitoli dopo, sono avvincenti.
WOW!!!!!
“Ma neppure dieci giusti si trovavano in Sodoma e Gomorra, e le città vennero distrutte. Una distruzione paradossalmente testimoniata come necessaria proprio dalla preghiera d’intercessione di Abramo. Perché proprio quella preghiera ha rivelato la volontà salvifica di Dio: il Signore era disposto a perdonare, desiderava farlo, ma le città erano chiuse in un male totalizzante e paralizzante, senza neppure pochi innocenti da cui partire per trasformare il male in bene. Perché è proprio questo il cammino della salvezza che anche Abramo chiedeva: essere salvati non vuol dire semplicemente sfuggire alla punizione, ma essere liberati dal male che ci abita.
Non è il castigo che deve essere eliminato, ma il peccato, quel rifiuto di Dio…”
(Benedetto XVI – Udienza del 18.5.2011)