Love is love. E’ lo slogan più in auge adesso per sdoganare i matrimoni arcobaleno davanti all’opinione pubblica. Però va di moda un po’ per ogni cosa, tipo giustificare un bel paio di corna messe al coniuge, magari detto durante un outing televisivo da parte di qualche personaggio famoso, tanto per sottolineare con più chiarezza nazional popolare che fare quello che ci pare è un nostro sacrosanto diritto, quando di mezzo ci sono nobili sentimenti.
Eggià: sono innamorata, quindi tutto è lecito, anche piantare in asso marito e figli in età scolare, perché si vive una volta sola e inseguire l’amore è il vero unico sogno che ciascuno di noi vuole realizzare.
Sì, ma quale amore? Se parliamo del sentimento dell’innamoramento, sappiamo che si tratta di un fuoco di paglia di breve durata: potrà annebbiarci la vista per sei mesi, ma poi passa e ci lascia in situazioni difficili, se abbiamo avuto l’avventatezza di seguire l’istinto in quel triste periodo di miopia transitoria della ragione. Non sempre gli errori commessi sono reversibili, rimediabili. Meglio sarebbe non prendere decisioni precipitose, soprattutto quando di mezzo ci sono anche dei bambini, che si meritano come minimo il nostro impegno serio alla tutela della loro serenità.
Naturalmente le situazioni sono molto varie e complesse e ci si può trovare, proprio malgrado, ad essere travolti da un sentimento sincero e duraturo verso qualcuno e non essere nelle condizioni di poterlo manifestare: si può essere già sposati o l’altro può essere impegnato o, più semplicemente e meno romanticamente, potremmo non essere il suo tipo. Infatti le delusioni in amore si vivono anche da ragazzini, quando si è liberi da vincoli esterni. Nessuno è immune e a tutti è capitato nella vita di amare un amore impossibile. Poco importa il perché fosse tale.
E allora che si fa? Se è vero che love is love e che il sentimento d’amore è un motore che non si può spegnere, come adesso stanno cercando di farci credere con un martellamento mediatico continuo, cosa deve fare una persona che si trova a sbattere contro il muro del sogno irrealizzabile?
La frustrazione conseguente al non poter ottenere l’oggetto del proprio amore finisce per essere subita con umiliazione, perché intorno a noi i messaggi ci suggeriscono che è doveroso lottare contro ogni convenienza personale e convinzione sociale e religiosa per dare sfogo al proprio sacro sentimento. Non esiste più l’idea che vincere se stessi sia nobile e dignitoso, che non farsi comandare da una pulsione interiore irrazionale sia una virtù, che il sacrificio di sé per il rispetto della felicità altrui sia un valore.
Così capita di trovarsi intrappolati nella rabbia (evoluzione tipicamente maschile) o nella depressione (più frequente nelle donne). Certo che questo love a volte porta davvero male! Verrebbe voglia di farne a meno, se fosse possibile.
Eppure il cuore dell’uomo è alla disperata ricerca di qualcuno da amare e da cui essere amati; fin da piccoli esistiamo solo se uno sguardo amante ci osserva, abbiamo bisogno di spettatori per la nostra vita, che ci confermino e ci rispecchino. Questo sentimento così forte ci violenta dentro, trasforma i nostri pensieri e le nostre azioni, riempie di senso o di disperazione le nostre giornate. Non esiste sofferenza più grande di un amore inespresso.
Ci sono sentimenti che durano negli anni, sopravvivono alla lontananza e agli eventi della vita, attraversano indenni decenni interi, intatti sepolti sotto altri amori e altri progetti. Perché l’amore è una cosa seria, non è una sciocchezza passeggera, una moda di stagione: quando qualcuno entra nel nostro cuore, difficilmente potremo farlo uscire, soprattutto se rimarrà lontano, perfetto come una statua, immutabile come un’icona. E’ più facile smarrire il sentimento che abbiamo verso il coniuge, che ci è sempre accanto, con tutti i suoi difetti e le difficoltà quotidiane che ci mettono alla prova. Ma quell’amore impossibile, come un sentimento romantico, da favola, non potrà essere scalfito da niente, perché il fuoco dell’ordinarietà non lo potrà lambire.
Siamo tutti profondamente innamorati dell’amore. Ma perché? Se uno non crede in Dio, può solo rimanere sopraffatto da questa realtà interiore così scomoda, dolorosa e meravigliosa insieme. Può solo restare intrappolato nella contemplazione di se stesso e del proprio indomabile sentimento. Ma per un credente, non è così: quella scintilla di fuoco furioso è l’immagine dell’amore che Dio ha per noi, dello struggimento che prova per la nostra lontanaza, della tenacia che lo alimenta nel non mollarci mai.
Se tu, piccolo uomo, continui ad amare senza un motivo una persona dopo 15 anni, qualcuno che è lontano, che non saprà mai del tuo sentimento, tanto più Dio ti ama e ti desidera e ti cerca e ti aspetta, nell’attesa mai disperante che tu ti volgi a Lui e lo riabbracci. L’amore immagine dell’Amore.
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